Non ero informata che dal libro fosse stato tratto un film.
Tra l’altro il volumetto giace nella mia libreria, ancora intonso.
Ci ho pensato un po’, poi ho deciso che a volte sono ammessi anche i percorsi inversi.
Devo riconoscere che il film, ben diretto, mi è piaciuto.
E, quasi inevitabilmente, è scattato un processo identificativo con Paloma e Renèe Michel, le vere protagoniste della storia.
Due donne, un’adulta e una bambina, che riescono ad incontrarsi sul terreno comune della diversità intesa come non appartenenza a certi schemi che ci vorrebbero tutti omologati e ciclostilati come fogli di carta.
L’incontro di due teste pensanti, e di due sensibilità diverse da quelle millantate dalla maggior parte della gente.
Non aggiungo altro: ogni parola in più sarebbe inutile.