Guido piano, come Concato, e come lui ho qualcosa dentro al cuore.
I cartelli stradali dello svincolo sono sbiaditi ai limiti dell’illeggibilità, ma la strada la ricordo bene.
Svolto a sinistra e torno a pormi domande sul destino e il libero arbitrio.
Forse certe persone le incontriamo affinchè ci insegnino qualcosa, e ci accompagnino lungo un tratto di strada.
Il momento in cui ci si incammina su sentieri diversi è un puntello nel cuore, e il dolore di quella ferita sarà sempre lì a ricordarci che abbiamo vissuto, e abbiamo provato ad amare.
Guido piano e guardo il sole che scivola dietro le colline, a ovest.
Mi porto con me, come un’altra seduta accanto. Porto con me la realtà della solitudine, scotto da pagare al dio dei sacrifici e delle prove.
In fondo siamo tutti soli, anche se c’è chi è sempre un po’ più solo degli altri.
Strade
15 pensieri riguardo “Strade”
I commenti sono chiusi.
Bentornata ;)
Grazie Arci. Datemi solo un po’ di tempo. :)
noi siamo qui :)
(la canzone di Concato è bellissima)
Il puntello è lì ma la strada è comunque una strada…
io direi che qualcuno ha più consapevolezza di essere solo, piuttosto. Non cambia l’effetto doloroso, ma mi pare meno terribile.
Buona giornata!
l
Rientro col botto, insomma non sei cambiata di una virgola, non è così che ti volevo.
Io spero di ancorarmi, Wildest. Concato mi ricorda un ex ex ex.
Lo so, Meim: anche una mulattiera è una strada. :-|
In effetti molto dipende da come reagiamo, Lila.
Bacio.
Non sono cambiata ma pian piano mi trasformo, Gians: Roma non fu costruita in due giorni. :p
Dividere il MIO portatile con l’unno mi stressa.
Com’è che diceva Quasimodo nella sua poesia “Ed è subito sera” ? “Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera”
Ciao Nico e sappi,se ti può consolare,che ti capisco,vivendo la mia solitudine
Hai presenti quei test, spesso scemi, che impazzano su fb, Clem?
Bene: se io fossi una poesia sarei proprio “Ed è subito sera”.
Ciao Clem: aver compagno al duol scema la pena. :-|
credo anch’io che nulla accada per caso, ma non perché ci sia qualcosa che lo determina per noi, piuttosto per la combinazione del nostro bisogno/desiderio e le infinite opportunità che ci circondano. Persone e cose che sarebbero indifferenti assumono rilievo inusuale quando ci si apre alla possibilità. Non ne verrà solo positività, ma il rischio vale la candela. E il bello è che questo accade anche quando si pensa che la nostra miglior compagnia siamo noi stessi. L’importante è andare e questo lo fai se capisco bene, Nico. :)
Tengo duro,non rientro (ancora).Ciao.Roberto
Vado ma non so dove, Willy. vado e ho paura, ma sono stata ferma troppo a lungo. Aprirsi alle possibilità è un grosso rischio: i miei momenti d’oro li ho sempre pagati fin troppo caramente. Poi, magari, chissà.:)
Me ne sarei voluta andare anch’io, Roberto. Ogni anno sento più forte il bisogno di allontanarmi da tutto, ma poi c’è sempre un impedimento che mi inchioda qui. Allora ho studiato degli stratagemmi, perchè il tempo non può fermarlo nessuno.
Ciao.
ciao Nico..sono tornata a lavorare..si torna sempre da qualche parte..o da qualcuno.
sono giornate un po’ difficili, continuo a stare vicina ad A e al suo dolore, che va e viene come la marea.
passerà.
non si sa quando, ma passerà.
cristina
Non capisco nemmeno perchè mai debba leggere ancora post come i tuoi, insomma quanto capita ogni giorno a ognuno di noi è già abbastanza. ;)
C’è che il tempo pian piano porta via tutto, Cristina: le cose brutte ma anche quelle che ci avevano fatto sperare.
Anch’io tornerò, ma di preciso non so da chi.
Un bacio
Ho proprio rotto le balle, Gians?
Mi sto smontando pian piano, in silenzio: magari divento un’altra. :)