La versione dei ricordi

Poca capacità di esprimere quello che ho dentro, come se l’anima fosse diventata afasica.
All’improvviso qualcosa di totalmente inaspettato mi ha ridotto al silenzio interiore, e ad un gelo apparente che, ne sono certa, mi tiene a distanza di sicurezza da tutti.
Per gli altri, massa indistinta, sono un’entità corporea come tante, e quest’entità non riesce più a comunicare.
Ieri sono stata al cinema: pur se interiormente muta, avevo ed ho bisogno di vedere gente, di sentirla parlare, di sapere che si muove e vive la sua vita.
Più o meno come io dovrei vivere la mia.
Ho provato immediata simpatia per Barney Panofsky: pasticcione e talvolta scorretto, ma seriamente intenzionato a seguire fino alla follia il suo sogno: Miriam.
Vite sregolate e borderline che trovano all’improvviso la loro stella polare, per la quale sono disposti a fare qualunque cosa: anche a giocare un po’ sporco.
Che sia una passione, un’idea fortemente sentita o l’amore assoluto per un’altra persona ha poca importanza: quel che conta è crederci.
Ed è quasi commovente continuare ad ostinarsi e a tentare di far luce su alcuni episodi oscuri della propria vita, anche quando l’Alzheimer colpisce alle spalle, rendendo l’uomo bambino: attaccato ai bei ricordi di un passato che continua a vivere cristallizzato in un presente che ha voci e colori diversi.
Ricordo che il libro non mi commosse.
Dieci anni fa ero un’altra, certo, ma ci sono film talmente evocativi da non lasciare spazio all’immancabile delusione di chi continua a dire, come un disco incantato, che la storia scritta era un’altra cosa.

Leonard Cohen – I’m your man

11 pensieri riguardo “La versione dei ricordi

  1. Ho amato infinitamente il romanzo e il film non è completamente all’altezza, secondo me. Però considerato in autonomia (visto che il regista ha scelto di tagliare, adattare e interpretare a suo modo) è davvero un gran bel film.

    ps
    Aspetto con ansia l’ultimo di Ethan e Joel Coen in uscita a febbraio. Ho visto il trailer al cinema e si preannuncia un altro capolavoro…

  2. Non ci crederai, ma ho ripreso il libro in mano, Astrid: ogni tanto mi prendono queste mattane. D’altronde l’ho letto tanti anni fa.
    L’ultimo dei Coen lo sto aspettando con ansia anch’io. Sai, in una vita precedente devo necessariamente essere stata ebrea. :)

  3. Dicono che il film non sia all’altezza del libro. Ci sono due grandi attori comunque. Quello che manca è la mia vecchia maledetta voglia di tornare al cinema. Torno a leggere.

  4. Passavo per un saluto e per chiederti del perchè tanta “mosceria” non un post non un commento in questa settimana: che succede che già non sia successo?

  5. Non lo so, Gians. Forse c’è qualcosa che non sai, ma realmente non so. E non sono più quella che ero.

    Meeeeeim, un bacio. :*

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