Sono riuscita ad acciuffarlo per i capelli prima che uscisse dalla programmazione, dopo due finesettimana bucati, per un motivo o per un altro.
Sean Penn ha sempre qualcosa di tenero e commovente, nello sguardo, anche quando diventa un’attempata pop star prigioniera del suo passato: tanto da non aver mai voluto cambiare il suo aspetto esteriore, perpetuandolo in una sorta di macchietta amata e derisa al tempo stesso.
Cheyenne vive in Irlanda con una donna che lo ama, e ne sopporta gli attacchi di malinconia con uno spirito amorevole esemplare.
L’inizio della resa dei conti con se stesso coincide con una telefonata che gli annuncia la morte imminente del padre, un austero ebreo americano di origine polacca ossessionato dal ricordo del suo aguzzino nazista.
Cheyenne col suo trolley parte verso un’incognita che lo porterà alla scoperta di un’umanità che credeva di aver perso, e che gli permetterà di crescere, liberandosi finalmente di uno stereotipo cristallizzato nel tempo che fu.
Con l’happy end che non è scontato, nè banale.
Avevo letto recensioni severe di questo film che, invece, a me è piaciuto molto.
Pregevolissime fotografia e colonna sonora. Canzoni (e cameo) del grande David Byrne.
non è vero, ma è bello che tu me lo dica
12 pensieri riguardo “non è vero, ma è bello che tu me lo dica”
I commenti sono chiusi.
Speriamo di riuscire a trovarlo ancora nelle sale… ma di solito questi film ci restano a lungo (vedremo se ho sforato il tempo massimo o se sono ancora in tempo) :)
Mi fido del tuo gusto (a giudicare dal tuo blog ne hai eccome!), perciò raccoglierò il tuo implicito invito a non lasciarselo sfuggire… Sarebbe bello vederlo in lingua originale (ma purtroppo qui in Italia esistono pochi cinema con un servizio del genere) :(
Ad ogni modo, io mi sono in qualche modo innamorata del film solo guardandone la locandina… è tenerissima! E poi vabbè, l’eco di Robert Smith è piuttosto palese (il che mi incita ancora di più ad acquistare il biglietto). :)
Grazie per questo “promemoria”, cara Nico!
Buona notte e sogni d’oro!
Non l’ho visto. Peccato perchè rimediare non sarà facile.
Potresti provare come critica cinematografica, non sto scherzando. Nico, parliamoci chiaro, la recensione che hai messo qui sul blog è esemplare, io ho letto minchiate molto più quotate su media di livello: testi involuti, sibillini, incapaci di una qualsiasi posizione e giudizio.
Pensaci
molto bene.
è piaciuto molto anche a me.
mi piace lo sguardo con cui sorrentino filma tutto.
ciao cara
Gran bel film.Poi Sean Penn per me è da un pezzo che non sbaglia nulla.Ciao
Paola, ti confesso che, durante gli spot prima dell’uscita del film non avevo riconosciuto Sean Penn. :)
Sorrentino mi incuriosisce: gli ultimi due film, imparagonabili per tutto, hanno comunque lo stesso modo di rendere grotteschi certi personaggi, lo stesso modo di “impugnare” la macchina da presa.
Curiosità: avevo pensato che il doppiatore di Sean Penn non si fosse dato molto da fare, ma ha semplicemente “copiato” il biascicare originale del film.
Bacio. :)
Caro il mio antierpetico, potresti vederlo in streaming, anche se mi hanno riferito che la qualità delle immagini è scarsa.
Io fare recensioni serie? Mah: mi limito a lasciare impressioni, mediate dal mio personalissimo sentire.
Magari mi propongo a qualcuno? :)
Sento già il rumore dell’uscio sbattuto in faccia…
Esatto, carissima Malacqua: è proprio il modo di “guardare dentro” che mi piace, di Sorrentino. Poi c’è Sean Penn: per me un imprescindibile.
Che io ricordi non ha sbagliato mai un colpo, Roberto.
Forse sì: quando sposò Madonna. :)
L’ho visto appena uscito. Davvero bello ed uno Sean Penn straordinario. Un film che nonostante momenti di tenerezza non scade mai in una mielosità retorica e scontata forse anche per merito dello stesso Sean Penn. Io non stravedo per Sorrentino come regista, tecnicamente parlando, (anche se i temi trattati in passato mi sono sempre piaciuti) ma questo film ha qualcosa di diverso che lo rende peculiare ed emotivamente pregnante. Le recensioni negative? Io non leggo mai le recensioni giudico con la mia testa ed al massimo se non ho un’opinione già formata e basata sul regista che ho sempre apprezzato piuttosto che il genere o altro, mi affido al mio intuito osservando i trailers anche se possono essere talvolta fuorvianti. Ma sono e restano sempre meglio di una recensione, a mio avviso.
Ciao Nicky :-)))
Per chi non fosse riuscito a vederlo:la copia che circola in rete è discreta,non perfetta ma più che vedibile.I link per scaricarla o guardarla sono facilmente reperibili.Se proprio non ci riuscite ditemelo.
Ricordavo che ti piace Sean Penn, Daniele. :)
Sarò sincera: quando ho visto i trailer del film non l’avevo riconosciuto: mio fratello disse:” ma chi è, Solange?”.
Poi mi sono informata, anche se il fiuto mi aveva detto bene. Nonostante una mega stroncatura che si concludeva con un “torna in Italia, Paolo”.
Hai ragione: come te anch’io decido in base a quello che sento. Ho solo sbagliato, clamorosamente, con Almodòvar: quella cosa pazzesca l’hai vista? :))
Bacione.
Rob, mi hai fatto tornare in mente, oltre ad Huxley, che io sono molto impedita, e tu una miniera di informazioni. ;)
Si ed anch’io non ho apprezzato il suo ultimo film, ma devo dire che già prima di vederlo non ero tanto convinto e sono andato solo per il regista che in passato mi ha quasi sempre convinto con i suoi film.
Idem, Daniele, idem: stavolta la fiducia non è bastata. :/
Sono in un periodo caotico e non ho tempo per niente.
Mi ci vorrebbe un bel film.
Vorrei.
Lo vorrei davvero.
Incrocio le dita,
In teoria lunedì dovrei essere in ferie.
In teoria.
Notte :-**
L’ha ribloggato su contemplativa unilateralee ha commentato:
Visto che mi sono impigrita…