Mi manca una vita, sopra ogni cosa.
Una vita creativa, appagante, congeniale.
E nella vita una casa che mi assomigli del tutto, che non conservi traccia di un passato che non fa più parte di me.
Mi manca un’anima, la mia, quella vera: sepolta e dimenticata per il compiacimento del guru di turno.
Adesso, oggi rifiuto con forza questo errore, ma l’anima è persa, ed io non so più trovarla.
Mi piace smarrirmi nella visione a distanza delle vite di certe altre: sognare di essere al posto loro perchè fra le parole ed i pensieri che non mi appartengono mi sembra spesso di scorgere tracce della me che sono stata.
Tutto quel che ho costruito in questi anni è assolutamente autentico, ma spesso non basta a farmi volare a cuor leggero sulla mediocrità che mi circonda: bene o male di questa mediocrità sono parte anch’io, e parte integrante.
Una raccomandazione alle figure femminili-amiche, che ho dentro.
Volate alto, sempre, e non accontentatevi mai.
Non credete alle parole belle di uomini belli, perchè nascondono insidie ed insicurezze personali: bugie che pagherete solo voi, e pure con gli interessi.
Siate le persone imprescindibili per voi stesse.
Il resto è solo marginalità, lista della spesa, polvere sulle mensole.
(Parole sparse di chi sognava di essere la donna che seppellisce la donna in un ipotetico ed imprecisato luogo del suo essere interiore. E che ancora ci spera).
l’anima, boh
14 pensieri riguardo “l’anima, boh”
I commenti sono chiusi.
E’ un po’ prendere coscienza di noi stessi e rimanere delusi di quel che siamo. Ciao.
Sì, probabilmente.
Conosci qualcuno che sia completamente soddisfatto e felice di sè e della sua vita? Io no.
Ciao Alberto.
Il giorno che dovessi accorgermi di essere soddisfatta di me stessa o della mia vita, mi preoccuperei seriamente.
Probabilmente sarei arrivata al capolinea…
Il giusto senso di insoddisfazione rende vivi.
Ciao :-**
Dovessi accorgermi io, di essere soddisfatta, inizierei a temere repentini rovesci di fortuna, e ricomincerei, quindi, a vivere male.
Sarà mica la storia che chi nasce tondo non può morire quadrato e viceversa? :/
Se tutto quello che hai costruito è autentico, c’è già da stare tranquilli. Gli errori sono fatti per essere corretti, io la chiamo semplicemente esperienza. Vero è che su certe scelte abbiamo una sola possibilità, e l’esperienza non sempre torna utile come vorremmo. Ma la vita è fatta anche di eventi che non possiamo controllare e vanno a far parte delle fatalità.
Nico, son contento anch’io che ci siamo ritrovati anche sul blog :) per quanto di rado venir a sbirciare un po’ e trovare un commento amico mi fa sempre piacere :) un abbraccio.
‘Cause I’ve had my share of broken dreams
And more than a couple of falls
And in chasin’ what I thought were moonbeams
I have run into a couple of walls
But in looking back at the faces I’ve been
I would sure be the first one to say
When I look at myself today
Wouldn’ta done it any other way
(vabbè, è un bel po’ “american dream”, ma rende bene l’idea)
Per dire una grossa banalità vivere è l’avventura più ardua che ci possa capitare: sta a noi cercare di prenderla per le corna, prima che lei ci travolga.
E son stanca di esperienza: sta facendo di me una persona molto chiusa e selettiva. E’ un bene? E’ un male?
Intanto è così.
Fa piacere anche a me averti ritrovato sul blog.
Un abbraccione, Ormo. :**
Rende molto bene l’idea, Rob: noi avremo anche avuto sogni diversi, ma il bilancio delle delusioni e dei fallimenti è sempre sulle spalle, come un corvo, a ricordarci i nostri errori. Forse bisognerebbe accettare. :/
credo che si debba acquisire una propria libertà per poter volare alto.
fino a quando non puntere tutto su di noi, fino a che non ameremo noi stessi al di sopra di tutti e in primo luogo, non potremo essere sereni.
io comincio solo ora a esserne consapevole
Boh, le persone “cattive” sono da ambo le parti credo alla fine dei conti. Per il resto, complimenti! Ognivolta che fai il restyling del tuo blog riesci sempre a renderlo accattivante, attraente caldo e ospitale.
Un bacio
Daniele
Era quello che volevo intendere, Agnese: in parole molto povere, se non ti vuoi bene sarà difficile che qualcuno possa volertene, essenzialmente perchè tu non glielo permetterai.
Intendi nel mio eterno “dicotomizzare” fra donne e uomini, Daniele?
Lo so che i cattivi (e i buoni) sono più o meno ovunque, ammesso che si possa definire i concetti di cattiveria e bontà in maniera compiuta. Però io sono un po’ di parte, e non ne ho mai fatto mistero.
Per il resto…cosa vuoi che faccia uno spirito inquieto? :)
Un bacio. :**
un abbraccio,cara Nico
Laura, ti abbraccio anch’io. :**
L’anima…e chi la conosce?tiro avanti pensando a ciò che ho da fare.Di pratico dico.lavare stirarespesa…mi lascio vivere annegando i pensieri,le aspirazioni ma non rinnegando me stessa.Semplicemente me ne sto in letargo.Aspettando la primavera.La mia.:)
Baci
mk
Figurati se la conosco io, Moky.
La cerco, ma non la trovo: come la Titina.
E vado avanti come un tir, perchè ho ancora da fare tante, ma tante cose.
la convinzione non c’entra, ma il senso del dovere sì, anche se solo quello è deprimente.
Bacione. :**