un altro anno nuovo

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Un giorno come tanti.
Si ha un bel dirlo.
Non che non lo sia, ma quell’impercettibile tic della lancetta segna il tramonto di un’idea, l’affacciarsi incerto di una speranza, il sempiterno rimescolìo nel calderone confuso dei ricordi.
Consapevoli, sempre, che trombette e lingue di Menelik servono solo a provare a sbeffeggiare quel pensiero nero piombo che occhieggia, maligno, fra una canzone un po’ sguaiata e un’abbuffata di dolci.
Io non festeggio.
Non mi dolgo ma non mi butto nella mischia con indosso la maschera delle occasioni speciali.
Poche ore fa ho visto un cane tremare in un un negozio: vi si era rifugiato a causa del primo, improvvido boato.
Qualcuno tentava di spingerlo fuori con pedate di media entità.
Una ragazza ed io siamo intervenute, bloccando l’infraumano all’istante come una stalagmìte di ghiaccio; infine un tizio del personale ha accompagnato la bestiola fuori con gentilezza.
Sono uscita con il mio sacchetto: il cagnone color miele non c’era più.
Non possiamo proteggere chi amiamo tanto quanto non possiamo difendere creature deboli, povere, fragili.
Abbiamo solo la straordinaria facoltà di chiuderci in noi stessi per celebrare le nostre buone intenzioni che ci fanno sentire giusti e implacabili, all’occorrenza.
Già: all’occorrenza.
Ho trascorso tanti momenti come questo, e non mi è rimasto più nemmeno un briciolo di meraviglia.
Anche oggi, anche adesso che sto per accingermi a percorrere un ponte al cui estremo dovrebbe stare ad aspettarmi la mia fetta di felicità.
Io non festeggio e mi tengo stretta la mia cappa di disincanto.
Chi mi ama mi segua, oppure provi solo a capire.
A comprendere che ognuno è frutto e figlio della sua vita e di ciò che l’ha attraversata.
Buon Anno Nuovo, dunque.
Che la ruota riprenda un altro giro: a conti fatti, nessuno se ne accorgerà.

Tom Waits – Grapefruit Moon

2 pensieri riguardo “un altro anno nuovo

  1. Eccomi traghettata nel nuovo anno, apparentemente incolume,ma internamente segnata da cicatrici profonde indelebili e tuttora dolenti. Avevo chiesto in regalo per questo nuovo anno la “rassegnazione” non so se mi verrà concessa.Andrà bene qualsiasi altro surrogato pur che io riesca ad accettare ciò che ormai mi è pesante fardello del cuore e compagna assidua dei miei pensieri! Buon Anno.

  2. Nico cara, ormai ci frequentiamo da mo’, mi hai abituato a cercare le tracce di sorriso che di certo ti accompagnano, pian piano ho visto che qualche pianticella voleva crescere, e cura da parte tua ce n’è. Ti auguro la meraviglia, il rischio che comporta, il vederti negli occhi di chi ti vuol bene, ti auguro desideri che accadono quando serve e molta luce nei tuoi giorni.

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