naufragi

naufragio

Fidarsi sarà anche bene, ma io sottoscrivo l’altra opzione.
Per indole no, ma per esperienza.
Ne avrò sicuramente date di santa ragione, ma ne ho prese tante, spesso ingiuste.
Così oggi non so più fidarmi, e affidarmi, quindi mi barrico dietro una serie imprecisata di scuse, alcune plausibili, altre no: dopotutto c’è differenza?
L’importante è andare avanti, spesso per modo di dire, finchè è e sarà possibile, e nel miglior modo possibile per noi.
Si tratta di tirare alla meno peggio, sempre pronti a schivare i manrovesci delle circostanze avverse.
Ricordo un lunedì festivo in un posticino ameno della costiera amalfitana: padre, figlio e spirito santo davanti ad un invitante risotto ai frutti di mare.
Sembrava il paradiso, ma era solo il tentativo di una tregua.
Un tentativo mal riuscito.
Prima del pranzo il piccolo fu ritratto sorridente accanto ad una barca attraccata.
Sorrideva ed era affamato.
Vederlo mangiare con gusto era un piacere per gli occhi, e non solo.
Papà, pullover giallo, gli era accanto.
Mamma, strana giacca a quadri, era seduta di fronte, ma non aveva certo bisogno di imboccarlo o di dargli consigli, visto che il piccolo, felice, spazzolava tutto con soddisfazione.
Un quadretto familiare da manuale, forse pensò qualcuno dei commensali sparsi in piccoli gruppi nel ristorante sul mare.
Ma quel che sembra spesso non è.
Per quelle improvvise esplosioni di gioia del mio bambino avrei dato la vita, ma nessuno me l’ha chiesta, e il piccolo è cresciuto come non avrei voluto.
Il tempo, definito galantuomo, spesso è bastardo.
Ci carichiamo gli anni sulle spalle come pesanti fardelli e riprendiamo la marcia con meno convinzione e più disincanto: quel che è successo, quel che accadrà sono pedaggi obbligati da pagare per poterci meritare il diritto di essere finalmente liberi, o così tonti da crederlo.
Poi, un bel giorno, arriva lo tsunami.

Cardigans – Feathers & Down

4 pensieri riguardo “naufragi

  1. Fidarsi ,affidarsi sono parole che per me non hanno più alcun significato , oggi devo affidarmi e fidarmi solo di me stessa ma dubito anche di me…. Sono conciata male molto male..è vivere diventa ogni giorno più difficile!

    1. Anch’io provo a fidami solo di me stessa, e a volte ci riesco. Però è dura, lo ammetto. So anche che, forse, sto sbagliando verso chi non lo merita, ma la vita ha fatto di me questo agglomerato sassoso.

  2. Nico quelli della nostra generazione sono tutti naufragati e non lo dico per seguire il veccho adagio “mal comune mezzo gaudio”.
    Se è vero che la vita ti ha formato così è anche vero che sei VIVA appunto, piena di spine, di ripensamente forse ma dentro le righe che scrivi c’è…un’eco lontana di bellezza e amore, un senso profondo e nascosto di misura del vivere che ti fa onore.
    Fidati e segui il tuo maledetto istinto: non abbiamo altro.

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