Scambi

Il primissimo pomeriggio ha i colori di settembre, ma li aveva già da un po’, con la luce bassa sul mare appena increspato.
Pochi venditori di braccialetti colorati, una ragazza che beve una cocacola, centellinandola, mentre lui le accarezza un ginocchio.
Gruppetti sparsi di gente che va nella sua vita, verso un futuro ignoto.
Guardo l’orizzonte in due tonalità di azzurro. Entrambe nette, decise.
Sono sola, adesso, e ascolto musica che mi sbrindella l’anima senza riuscire a farmi il male che dovrebbe.
Quello che non uccide rende più forti.
Fino a qualche mese fa non avrei sottoscritto nemmeno sotto tortura.
Invece ho svoltato contro le mie stesse previsioni, e l’ho fatto rendendomene conto a cose compiute.
Mi si è spezzato il cuore e, quasi senza farci caso, l’ho riattaccato pian piano, e se mi si
rispezzerà me ne accorgerò appena, e magari sorriderò, con un misto di amarezza e ironia, che sono i due volti dello stesso dolore.
Perchè è la vita. Perchè magari è solo la mia vita, ma è questa e non posso scambiarla come
le figurine dei bambini.

Mi daresti il tuo matrimonio esangue, la tua emicrania, l’abbonamento per il teatro e la collezione di dischi dei Deep Purple?
In cambio ti cedo la mia solitudine, i film scaricati dalla rete e quelli, originali, Di Woody Allen, la mia gastrite psicosomatica e i biglietti dei film visti al cinema durante l’anno ancora in corso.

E ho riattaccato i pezzi da sola, senza l’ausilio di manuali di santoni improvvisati, di quelli che chiamo motivazionisti, buoni per gli imbonitori delle televendite.

Credi in te, tu sei il manager di te stesso e della tua vita, tu puoi, anzi devi. Ce la fai, sei forte.
Yeah.

Ho riattaccato i cocci da sola, ma era un passaggio obbligato. L’ho fatto piangendo, a volte anche col vostro aiuto silenzioso ma presente.
Discretamente partecipe.
Ho fatto tesoro dei miei errori, a volte gravi, e delle coltellate ricevute alle spalle.
Ho imparato e capito. Ho capito e imparato.

Qui, da ennelandia, vi ha sussurrato la mia anima patchwork.

Patti Smith – People have the power