Che ne sapete, voi, di una maglietta nera che ha una scritta, it was me, che in qualche modo mi assomiglia?
Che ne sapete del gusto di una tisana alla mela verde mischiata con quello dei popcorn al caramello?
Per me, da ora in poi, i bastardi senza gloria di Quentin Tarantino avranno questo sapore insolito, confuso ed eccessivo. Ma piacevole e profumato.
Oramai sono arrivata al punto di non riuscire a concepire un sabato senza cinema, e se potessi andarci anche durante la settimana ne sarei ancora più lieta.
Qualcuno di voi sa che da tempo non mi cimento più con le recensioni pseudo ortodosse, avendo deciso di optare per pochi spunti frammisti a sensazioni e flash di vario genere.
Dopotutto è meglio così: obbedisco ad un’esigenza che si era fatta imperativa e, nello stesso tempo, evito di fare imbestialire quelli che mi leggevano prima di aver visto un film.
Dico solo questo: all’inizio non sembra un prodotto di QT, ma lo strano effetto dura meno di mezzora.
Poi la macchina narrativa prende il via, fra eccessi grotteschi e scene cruente per palati forti.
Una storia riscritta nella Storia, piena di licenze e libertà che ci si può permettere solo se si è all’altezza del mestiere che si fa. E Tarantino lo è.
Ottimi attori, dalla rivelazione Christoph Waltz, ad un Brad Pitt inusualmente caricaturale e un po’ paraculo.
L’unico punto a sfavore di queste mie serate cinefile è la distanza che devo percorrere con l’auto, anche se stasera ho assaggiato un altro multisala più vicino. Quindi altri chilometri sulla via del ritorno, fra sorpassi di gente che non sa nemmeno cosa sia una freccia e abbaglianti sparati come fulmini negli occhi.
E la mia voglia crescente di fermare un pirata a caso e incidergli in fronte una S: quella di stronzo.
Che ne sapete del gusto di una tisana alla mela verde mischiata con quello dei popcorn al caramello?
Per me, da ora in poi, i bastardi senza gloria di Quentin Tarantino avranno questo sapore insolito, confuso ed eccessivo. Ma piacevole e profumato.
Oramai sono arrivata al punto di non riuscire a concepire un sabato senza cinema, e se potessi andarci anche durante la settimana ne sarei ancora più lieta.
Qualcuno di voi sa che da tempo non mi cimento più con le recensioni pseudo ortodosse, avendo deciso di optare per pochi spunti frammisti a sensazioni e flash di vario genere.
Dopotutto è meglio così: obbedisco ad un’esigenza che si era fatta imperativa e, nello stesso tempo, evito di fare imbestialire quelli che mi leggevano prima di aver visto un film.
Dico solo questo: all’inizio non sembra un prodotto di QT, ma lo strano effetto dura meno di mezzora.
Poi la macchina narrativa prende il via, fra eccessi grotteschi e scene cruente per palati forti.
Una storia riscritta nella Storia, piena di licenze e libertà che ci si può permettere solo se si è all’altezza del mestiere che si fa. E Tarantino lo è.
Ottimi attori, dalla rivelazione Christoph Waltz, ad un Brad Pitt inusualmente caricaturale e un po’ paraculo.
L’unico punto a sfavore di queste mie serate cinefile è la distanza che devo percorrere con l’auto, anche se stasera ho assaggiato un altro multisala più vicino. Quindi altri chilometri sulla via del ritorno, fra sorpassi di gente che non sa nemmeno cosa sia una freccia e abbaglianti sparati come fulmini negli occhi.
E la mia voglia crescente di fermare un pirata a caso e incidergli in fronte una S: quella di stronzo.