Alla fine del viale che si biforca nei segmenti del corso principale c’è una casa di quelle di una volta: con un piano solo, e il muro intonacato di bianco.
Appartiene ad un mio vecchio conoscente: andavamo al mare insieme quando io ero una bimba, e lui un giovane militante comunista.
Quell’abitazione adesso è uno dei quartieri generali del PD.
Proprio ieri, mentre ero imbottigliata nel traffico delle diciotto, ho notato, molto stupita, che tutte le bandiere del Pd erano state tolte, così come le foto del candidato locale al consiglio regionale, un giovane ed affermato professionista ritratto insieme a Nichi Vendola.
Ma come, mi sono chiesta, hanno già smesso di festeggiare?
Poi la risposta si è aperta un varco fra gli ostacoli delle mie perplessità: il candidato locale non è stato rieletto. Quindi via tutto, compreso il faccione sorridente di Nichi.
Chissenefrega della vittoria del governatore uscente se IO non ce l’ho fatta.
Chissenefrega di tanti bei princìpi sbandierati se il MIO orticello rimarrà senza cure.
In questo siamo assolutamente trasversali, noi italiani.
La politica è ancora la corsia preferenziale che permette di garantire sistemazioni e favori: all’amico che fa campagna elettorale perchè ha il figlio disoccupato, agli imprenditori arrembanti che abbisognano di una protezione in alto, ai questuanti senza ideali che offrono servigi sperando in una ricompensa.
Al nord è stato eletto il figlio di Bossi: un minus habens.
E un amico residente in Veneto mi ha assicurato che anche lì fanno pastelle e pastoni per porci.
Io non ho mai chiesto niente, nè lo hanno fatto mai i miei.
Chi ha realizzato qualcosa, si è basato solo sulle sue forze.
Oppure è rimasto a coltivare sogni impossibili, come la sottoscritta.
Una donna senz’arte nè parte.
Magari stupidamente orgogliosa per questo, in un mondo che va al contrario.
Fatte le dovute eccezioni, questa mentalità assistenzialista non mi appartiene.
E non mi appartiene l’irriconoscenza.
Al posto del professionista affermato, mio ex compagno di liceo, sarei rimasta lì a festeggiare comunque: se le idee non fossero, ormai, solo parole false, abusate e ingannevoli.
Frankie Hi Nrg – Quelli che ben pensano *
*ispirata, suo malgrado, da Maurizio.