Non ho mai tradito l’amicizia. Mai. Nella vita vera, come in questa parallela.
Sono scappata, a volte, nascondendomi perfino a me stessa, ma il tradimento (dal latino tradere, cioè consegnare con l’inganno) non lo conosco, nè lo pratico.
Può essere che qualcuno di voi abbia a rimarcare, giustamente, la mia latitanza, il disinteresse e la stanchezza che hanno accompagnato questi ultimi mesi (tanti, in verità) di vita da blogger.
E sia.
Sono quasi scomparsa, ma di voi potrei scrivere, adesso, tutto quel che so: a partire dal primissimo ricordo. Con affetto, perchè alle persone mi lego col cuore.
Eppure a volte accade di essere fraintesi. Addirittura di essere giudicati in maniera impietosa, e senza uno straccio di spiegazione.
Di essere messi, subdolamente, nella condizione di dire basta per primi.
E sia anche questo, dato che ogni stortura comportamentale fa parte della vita vera, così come di questa sorta di simulacro che chiamiamo “mondo virtuale”.
Però accettarlo è triste.
Di amicizia, e di altre parole abusate
18 pensieri riguardo “Di amicizia, e di altre parole abusate”
I commenti sono chiusi.
Ognuno deve potersi prendere i suoi tempi, ad un amico puoi mancare ma deve anche capire ed accettare
Nico sei un’amica, Sempre, Capisco ( quanta arroganza eh) ma resisti qui dentro e fuori. Quanti sono quelli che hanno veramente qualcosa da dire e la sanno dire in rete? Quanti maledizione. Quante sono le persone e quante le mezze figure che oggi navigano di conserva accanto alla nave ammiraglia del conformismo politico e ideologico. Resisti Nico. Io ho fatto una cosa per gioco o pazzia, se vieni a trovarmi capirai.Ti stimo veramente.
Come ebbi a dirti gli amici comprendono,degli altri sarebbe meglio non curarsi.Anche se mi sembra uno sfogo rivolto a qualche amico in particolare.Sbaglio?
però quando scrivo passo sempre volentieri, anche se col timore di trovare toni troppo pessimistici.
un abbraccio
Mimmo, appena sarò in grado di stare bene, cioè fra pochi mesi, andremo insieme a bere qualcosa. E’ una promessa. :*
In questo periodo sono presa da problemi di salute, Enzo. Niente di irreparabile, ma ci vorrà del tempo, per non contare quello che ho sprecato. Sono complessivamente demotivata, anche perchè esistono persone che credevo di aver capito. E invece mi sbagliavo. Vengo volentieri da te, così come tornerò dagli altri miei amici veri: quelli che mi vogliono bene da anni.
Lo ricordo, Roberto. Infatti cerco di non curarmi di quelli che, ancora oggi e nonostante la mia assoluta buona fede, continuano a stupirmi in negativo. Quanto alla tua ultima domanda no, non sbagli.
E stavolta come li hai trovati, Arci? ;) Sto avendo l’ennesimo periodo irto di difficoltà, ma per il futuro nutro qualche (debole) speranza. Un abbraccio a te. :*
ti direi di non badarci, ma tu non sei capace di farlo. E neppure considerare che quello che ci delude doveva essere perso. adesso pensa alla tua salute, andrà tutto bene. Con un abbraccio
willy
Caspita chi è la canaglia che ti indotto a pensare siffatto manoscritto da contesa medioevale, fammi il nome del bischero che ancor non conosce la tortura a lui destinata.
Ebbene tu lo sai, Willy: finisco sempre per rimuginare. Così sono arrivata alla decisione (peraltro obbligata) di pensare seriamente alla mia salute. Speriamo bene, e un abbraccio. :*
Eh, Gians: trattasi di una donna. Scommetto che la torturerai più volentieri. ;))
Brava Nico. I tuoi post così come sono nati, nudi e crudi. Così come li abbiamo amati e odiati a volte. Senza altri orpelli, solo il senso delle cose e le loro emozioni. Tutti assieme uno dietro l’altro per poterli rileggere. Perchè i post di questa bloger sono spesso ancora più belli dopo. Curati e guarisci in fretta, non aggiungo altre “parole abusate”
Ciao Nico, ti dico la mia brevemente. Per me l’amicizia, quella vera – e nulla importa se reale, fatta di abbracci e pacche sulle spalle, calicini alzati e buste di zucchero a metà, o virtuale, cioè quella che passa su questi pixel- non richiede timbrature di cartellino, strisciate di badge, gridare “passo tutti i giorni”: si può stare giornimesianni senza scambiarsi una parola, ma quando arriva il momento del “ti cerco perchè mi fa piacere sapere che ci sei” è il trovare qualcuno che è disposto alle stesse aperture verso di te, che si ricorda, che TI ricorda. Non è un chiedere “come stai?” solo per farlo, ma perchè ti interessa veramente: è sorridere di fronte ad una espressione allkegra, è rabbuiarsi leggendo di un dolore.
Con questo, ti mando una carezza: animo, ragazza, sei forte e coraggiosa. Non può piovere per sempre.
Dipende, non sono molto propenso al sadomaso. :)
La scelta è nata per caso, Enzo. Però, tutto sommato, regala un’idea di organizzazione almeno formale.
Anch’io la penso come te, Massimo, però non siamo fatti tutti così. Magari qualcuno è abituato ad altri comportamenti, più di facciata. Stanotte sarà un’altra nottata bianca. Vorrei tanto un po’ di cioccolata, ma non ne ho.
Aspetterò domani, sperando di non dover riaprire l’ombrello. :*
Ciò ti fa decisamente onore, Gians. ;)
Buona domenica pomeriggio, sempre se non sei al cinema.
Non ci sono potuta andare, Gians, ma prima di finire in ospedale vorrei riuscire a vederne tre.
Ci sta una ragione particolare nel numero? e soprattutto che ci vai a fare in un posto tanto noioso?
Tre perchè son tre quelli che vorrei vedere in questo periodo, Gians. Che ci vado a fare in ospedale? Ti ricordo una tua frase :” Ho un amico che fa certi interventi: sono una fesseria”.
Più o meno, eh?
Ti voglio bene e per questo non farmi stare in pensiero, sai come dirmi di te.
Non rischio la pelle, Ginas, ma mi aspetta un periodo duro.
Ti scrivo. :*