Vi dirò di un canovaccio, ma non ora.
Quel che riesco a scorgere adesso è solo l’impalcatura indistinta sulla quale si costruirà, da sè ma non solo, un nuovo modo di prendere la vita per le corna.
Ho dato tanto, oppure ho creduto di dare: se avessi certezze assolute mi sentirei meglio, ma sarei una povera donna.
Cara, ho letto un po’ dei tuoi ultimi post…intanto ti faccio i miei auguri …per tutto. Mi piace leggerti così, determinata e forte, nonostante le cuciture e i rammendi…che, a ben vedere, in noi sono abbastanza simili.Pure le scuciture e gli strappi, volendo.Ti stringo forte.
Forse, come dici tu, anche i dubbi rendono migliori, prima o poi.
Ciao amica mia
Nico non vedo l’ora di recitare a soggetto. Ben tornata così.
Lo abbiamo sempre detto, Susanna.
E siamo forti sì, nonostante i rovesci della sorte.
Ma anche la sorte, a volte, può cambiare.
E noi ci speriamo.
Un abbraccio forte forte. :**
A me hanno roso ed eroso il cervello, Mimmo, ma adesso io sono più forte di loro.
Ti abbraccio, sperando di poter bere presto un altro succo alla mela verde con te. ;)
Grazie Enzo. penso che reciteremo a soggetto entrambi. E pure molto presto.
Salutiamo, con affetto. :)