Una porta è un pezzo di legno, a volerne svilire il senso fino ai minimi termini.
Una porta è il passaggio, spesso obbligato, per un’incognita.
Un salto nel buio, l’abbraccio di un angelo, una mano sulla fronte.
Una tenera carezza sui capelli.
Maybe.
Signore e signori…
12 pensieri riguardo “Signore e signori…”
I commenti sono chiusi.
attendo. Con benevolenza, ovvero voler bene, che so ricambiato. Presuntuoso, vero? in realtà vorrei avere buone nuove e saperti star bene
Nessuna presunzione, Willy: nessuna. :)
Un bacio. :**
Ti abbraccio. Forte. Ti aspetto.
In quanto passaggio, viaggio, percorso, la vita è costellata di porte.
Un abbraccio cara
Si vede che non consideri le porte girevoli: assecondandole si torna al punto di partenza. Bacio.
..l’affacciarsi verso la luce del nuovo che accoglie.
[leggo solo ora (purtroppo sto trascurando molto il mio blog e le pagine amiche) e apprendo che sei qui tra i lùmbard. spero ti stia trovando bene, che sia andato tuto bene.]
ti stringo
Capisco che da donna orgogliosa del sud ti iteni sulle tue e le porte le vuoi attraversare da sola. Però magari un cenno magari piccolo e possibilmente rassicurante sulle tue condizioni…Un abbraccio.
Carrambona, Maria. ;)
Di porte, di prove, di tante cose che in parte possiamo cambiare.
Un bacione. ;)
E se, ad un certo punto, ci si stanca di assecondarle, Gians? :)
Ciao, cara Blue,
anch’io ho trascurato tante cose, in questi ultimi, lunghissimi mesi.
Purtroppo della Lombardia ho (ri)visto solo un ospedale, ma sono stata accolta come io avrei accolto chi fosse venuto da me.
Ti abbraccio.
Sai che è la treza volte che mi sento dare dell’orgogliosa in tre giorni, Enzo?
Io penso di non esserlo: ho solo il mito (un po’ esagerato) dell’autosufficienza.
Sto bene: rimarrò qui per un’altra decina di giorni, ma in riabilitazione .
Ripasserò “ca caima”.
Salutiamo. :)