Donna, uomo.
Ho perso, hai vinto, oppure mi sono sbagliata e la “verità vera” non la conoscerà mai nessuno.
Attraverso la strada e sono furibonda: se mi puntasse il mirino di una Mercedes non me ne accorgerei.
Tanto non credo nemmeno all’aldilà: pensa che bello.
Tutto sembra così difficile e assurdo: un puzzle con i pezzi giusti mancanti.
E mettici il freddo uggioso di queste giornate del tanto atteso “anno nuovo”.
Stupidate, convenzioni, illusioni collettive di chi crede sapendo di non credere, nel fondo più fondo di se stesso.
Ed io continuo a camminare furibonda, quasi che il freddo che sfido a faccia alta fossi tu.
Penso che vorrei sfidarti, sì, provocarti, costringerti ad una reazione umana: forte, forse, ma umana.
Poi ricordo che il manico del coltello non è nella mia mano, e rallento.
La vita ci impone battaglie e lotte difficili: dobbiamo imparare ad accettarlo.
E a perdere con dignità.
Fino alla prossima mano, beninteso.
oblivious
10 pensieri riguardo “oblivious”
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Quando si perde meglio non avere reazioni:le reazioni di solito sono un enorme piacere per il nostro avversario.
Quando si perde davvero, Roberto.
A volte costruiamo castelli in aria che sono solo proiezioni, o desideri. :**
il manico del coltello può cambiare mano, pensaci…
Sarebbe bello, ma in questo caso non sarà così.
Magari la prossima. :**
Fino alla prossima mano …. e qui che mi piaci Nic, non alzi la bandiera bianca, la guerra è ancora in corso.
Una volta, una persona che scriveva un blog, scrisse che, per lei, l’inizio dell’anno è a settembre, non a gennaio ed io ci ho pensato un po’ sù e mi è venuto in mente che è vero.
Se mi arrendessi sarei finita, Efestuccia. La vita non va sempre come si vorrebbe: allora bisogna trovare strade diverse, pena l’infelicità più pura.
Te la ricordi anche tu quella scema, Meim? E’ ancora convinta che l’anno nuovo inizi a settembre. Non scrive più come e quanto prima, ma certe convinzioni son rimaste intatte. :*
Nella prossima mano si vince Nico: capita talvolta ma non cambia la logica del discorso.
Sai a cosa ho pensato?
Forse sarebbe meglio perdere piuttosto che vedere sfumare un’illusione.
Un colpo di vento e il castello di carte cade a terra.
Hai ragione. Questo freddo non fa che peggiorare le cose.
:**
La prossima mano, la prossima mano. Magari non ci sarà, Enzo. Chi può avere mai certezze?
Supponiamo. :)
Maria, a volte le cose coincidono: in fondo perdere (qualcuno, o qualcosa) è vedere volar via un’illusione. O una speranza.
Arriverà mai la primavera?
Stamattina qui c’era il sole. Un sole freddo. :**