le stagioni della vita

allontana

Se sei al mondo da abbastanza tempo finisci per conoscere l’andamento delle faccende umane.
Ognuno di noi si porta dentro ferite, anche molto antiche, il cui ricordo ha marchiato la nostra psiche indelebilmente.
C’è chi fa spallucce o, peggio, deride questo modo di pensare, ma (io) rimango fermamente convinta del fatto che il passato continua a vivere in noi, e può essere nostalgia, sofferenza ma anche tenerezza.
Siamo cresciuti senza aver ancora completato il processo, che continuerà finchè non diremo bye bye a questo mondo.
Così, magari perchè ci è capitato, proviamo ad intessere rapporti umani di tipo affettivo.
A volte molto affettivo.
Spesso un’interfaccia costante non è possibile per cause di forza maggiore davanti alle quali, di solito, io alzo bandiera bianca.
E non per pusillanimità, bensi per paura di perdere altre manciate di piume.
Oh, certo, le rassicurazioni sono importanti, ma altrettanto lo sono paletti, staccionate e tutto ciò che ci relega ad essere figure irrilevanti.
La fiducia è una cosa seria (blaterava uno spot di molti anni fa), ma va alimentata nella maniera giusta, con le parole giuste.
Facendo in modo, se possibile, di non confinare chi ha diritto di replica limitato al ruolo di pària.
Così, dopo una magnifica e indimenticabile giornata di sole, è arrivata la stagione delle nuvole nere e delle piogge.
Un passo falso mi è stato abbuonato con magnanimità.
Il secondo, dettato dalla paura, è stato fatto passare a calci per la cruna di un ago.
Se mai ce ne dovesse essere un terzo, so già che sparirò, senza aspettare duri rimproveri e inviti mirati a non rompere le balle.
Beh, dopo un passato ricco e prospero di incomprensioni non è quello che ci si aspetta, ma se è quello che tocca si può sempre, con un colpo di reni ed uno di dignità, salutare con educazione e fare quello che, ormai, si è abituati a fare bene: eclissarsi.

Dream Theater – To Live Forever

Un pensiero riguardo “le stagioni della vita

  1. E tu quel terzo errore non commetterlo se la persona che ti ha abbuonato i primi due è una persona che merita. Risposta ovvia forse ma a volte anche un’ovvietà ben scritta può essere utilissima :-)

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