Tutto sarebbe più semplice se fossi solo una.
Perché, di mio, son tollerante e possiedo uno spirito teso alla conciliazione.
Oltre che modi affabili e ironia da regalare ai bisognosi.
Certo, tendo ad immalinconirmi spesso, ma la mia è una malinconia dolce, quasi confortante.
Il problema é l’altra: quella che mi coabita.
La donna perennemente imbufalita, quella che diffida anche della sua ombra.
La malmostosa, acida, pedantissima zitella che spacca ogni filamento di origine tricologica in quattro.
Insomma, l’antipatica che risponde in maniera sgarbata (eufemismo) anche senza ragione, o con motivi che possono ritenersi plausibili solo grazie ad un’arrampicata sugli specchi, tanto rocambolesca quanto vana.
Domandona da milioni di dollari: come si fa a sopprimere una parte di se stessi?
Coltivando quella “buona”, dite?
Beh, fin qui ci sono arrivata da sola.
Il fatto è che l’altra, al momento sonnecchiante come Regan MacNeil, si risveglia senza preavviso: ben che vada, con un brontolio cupo come un temporale in avvicinamento.
Subito dopo la buona avverte un malessere vago, che non promette nulla che la rassicuri.
Dovrebbe esserci abituata, ma ogni volta il trauma é duro: come si fa a spegnere il mostro prima che apra gli occhi? A soffocarlo mentre inizia a sbadigliare e a muovere le braccia verso le sponde del letto?
Quantomeno a renderlo inoffensivo?
Lobotomizzandolo, magari, se non fosse che la lobotomia le metterebbe fuori uso entrambe.
Perchè il cervello è uno, in comproprietà, ma le anime sono distinte.
Ps. Dopo un sonno lungo giorni si è svegliata. Ieri. Adesso siamo sdraiate vicine vicine, ma non capisco se sia io a darle consigli, o lei a me.
Placebo feat. David Bowie – Without You I’m Nothing
non sei l’unica,, ce n’è almeno una altra che frequento molto …E forse chissà sarò così anch’io masculo visto da lei… SALUTI
Bellissimo post ! :-D