Le canzoni dell’artista colpiscono dritto al petto: soprattutto alcune.
L’atmosfera è allegra, cordiale, ma va riscaldandosi col passare delle ore, ben tre di concerto escluse due brevissime pause tecniche.
Lasciarsi andare alla musica libera la mente da pensieri molesti che non meritano diritto di cittadinanza.
Se la buona fede millantata è fasulla, beh, il problema non è mio.
A fare autoanalisi son brava per essermi esercitata molto a lungo; chissà, forse per via degli esercizi spirituali inflitti nel tempo che fu, più una caterva di idee contromano.
Poi gli anni precipitano e non ha più senso distendere il passato su un lettino da obitorio e dissezionarlo; sarebbe una pratica inutile e di dubbio gusti: i morti non risorgono.
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