let me out

stretta-di-mano  bn

Io esisto.
Perchè uno spermatozoo e un ovulo ebbero il piacere di conoscersi, alcune decadi fa.
Esisto mio malgrado e, poichè esisto, cerco di estrarre i succhi meno amari dai frutti che mi stanno attorno.
Cerco di rendermi la vita accettabile senza fare del male agli altri, perchè il male degli altri è il mio male.
Non bastasse, sono una che s’arrovella, che si autopunisce, che sta tutta la notte a guardare il soffitto con la sola compagnia del paio di gatti di turno e del ticchettio della sveglia.
I rapporti fra persone mi vengono bene, ma solo se la trama non s’infittisce.
Forse un tempo ero diversa, adesso non so.
Se ho fatto del male, involontario, ho chiesto e chiedo scusa, ma non posso e non voglio essere il bersaglio di chi non sa nemmeno cosa chiedere a se stesso.
Fatico già di mio, abbiate pazienza.

Damien Rice, Lisa Hannigan – Rootless Tree

Un pensiero riguardo “let me out

  1. primum vivere, dicono che fosse la base degli umani, poi, leggo ancora, Aistotele ci mise il deinde philosophare (salvo errori). Succede che il filosofare è troppo spesso trasformato in forme di autoflagellazione. Della serie, siamo troppo poco umanitari, oppure ci stiamo dimenticando degli esquimesi perché al Polo si sciolgono i ghiacci, e poi… e poi…
    E POI … per oggi BASTA (mi veniva un verbo molto bolognese ma è meglio di NO).
    Prendiamo quel che viene, ci penseremo, una volta tanto, DOMANI!
    BENITO

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