
Porterò con me la consapevolezza di essere stata veicolo per il tuo ingresso in questo mondo sbagliato, vero, ma fino ad ora l’unico, disponibile, che io conosca.
“Sic fata voluerunt” : ti dice nulla?
A volte ci si vorrebbe accomiatare in silenzio, magari in una notte di pioggia come questa.
Silenzio, pace, perdono.
Col rumore del mare in sottofondo e le canzoni di Carlo, colonna sonora di un grande amore degli anni ’80, miracolosamente trasmutato, senza che nessuno ci pensasse, in un affetto autentico e sincero: quello che provi, di solito, per una persona cara che ha fatto parte della tua vita/storia.
Mio caro veicolato, sono solo parole fruttate di una notte di un maggio anomalo: cupo e fradicio di lacrime e pioggia.
Magari domani ci sarà il sole, così come nei giorni a venire.
Nè tu, nè io potremo mai avere certezze.
Comunque vada, impara a tenerti a galla. Pensa al tuo bene innanzitutto, ma non dimenticare gli altri.
Ama la vita, questa, e un giorno non ti ritroverai, vecchio e stanco, a rimpiangere scelte e occasioni mancate.
Hai dalla tua un margine discreto di possibilità di decisione. Bene, sfruttalo senza indugi, tanto al resto non potrai sempre porre rimedio.
Fai tutto ciò che è e sarà in tuo potere per attraversare questa vita con gioia.
Credimi, può succedere.
Che belle queste parole che sono sostanza
Ciao Nico, torno sempre dalle tue parti per parole come queste: faccio la scorta per i giorni che sembrano vuoti e inutili