Qualche volta capita di aver bisogno di ordine e simmetria.
I miei ultimi anni hanno lasciato caos, abiti sparsi, polvere e odore di fumo passivo un po’ ovunque: dall’auto ai cassetti del comodino.
Per non parlare del frullato vorticoso di neuroni che molte volte mi rende ancora infantilmente impulsiva e cocciuta come un mulo.
Ieri mattina, col mio cielo interiore ancora basso e minaccioso, ho sconcertato profondamente un amico, scosso dal fatto che avessi spento tutti i telefoni per due giorni.
Credeva mi fosse accaduto qualcosa di brutto, e invece volevo semplicemente starmene da sola, a coccolare il mio malumore.
A volte penso che se non avessi un figlio che ha bisogno ancora di me me ne andrei lontano: tanto la vita è una, senza repliche e balorda.
Opinione discutibile come tutte le opinioni.
Ho sempre pensato che la mia esistenza appartenesse solo a me, ma mi sono comportata nel modo opposto, facendo in modo di rendermi utile per allietare quelle degli altri.
Dabbenaggine o retaggio di un imprinting rigidamente cattolico e osservante, al tempo in cui la mia testardaggine si alternava ad una soavità naturalmente tesa all’empatia.
Poi si cresce.
Poi si cambia.
Poi si prendono legnate in faccia, e si decide che studiare da relativisti può servire a salvarsi le terga.
Sono uscita da me stessa, lasciando il corpo disteso sul divano.
Son salita in alto, sfidando la nuvolaglia stizzosa di questi giorni di primavera bugiarda.
Ho guardato in basso, e tutto mi è sembrato diverso: ordinato, pulito, disposto rispettando i criteri della più assoluta simmetria.
Son tornata giù desiderando di possedere quegli esagoni perfetti, uno accanto all’altro.
E mi son persa nell’ennesimo sogno ricorrente.
ci riprovo a lasciare un commento, ma non sarà mai uguale al precedente.gli Smiths stanotte ci accomunano ma non solo. le figlie che mi tengono ancorata a una vita che trovo oltremodo insoddisfaciente. voglia di mollare tutto e risvegliarmi ovunque ma lontano e diversa. voglia di prendermi cura di me stessa e non solo delle persone che amo. voglia di qualcosa che mi riavvicini alla vita che in questo momento trovo pesante e deprimente. voglia di poter ancora credere in me stessa e nelle mie capacità di donna, essere umano, amante, madre, figlia. forse chiedo troppo. ma io non cedo ai compromessi.
Le nostre emozioni corrono parallele, Maria.La mia voglia di esserci ancora come donna, amante, amica e, soprattutto, persona "viva", fa apugni con le difficoltà che mi sbarrano la strada continuamente.Penso di essere veramente molto stanca.
Cara Enne, lo capisco. Quella dell'isolamento e della fuga è una tentazione sempre molto forte di fronte ad una vita spesso più solida, spigolosa e tagliente di quel che vorremmo ma è anche una trappola. L'isolamento e la fuga non fanno che amplificare tutte quelle orribili sensazioni in una spirale discendente senza fine… Certo che il maltempo reale non aiuta proprio… Un abbraccio.
Non mi va di commentare un rendiconto cosi vero,diretto. Alcune tue citazioni,mi hanno tolto un pò il fiato,sono emozioni che io ho provato molto molto molto molto spesso,e non avrei saputo scriverle meglio.Sono contornato da disordine e mi ostino a cercare ordine,e quando faccio ordine,riapro i cassetti e sparpaglio tutto per la casa di nuovo,perchè quell'ordine,mi crea incertezza e non mi fa sentire vivo.Grazie per questo post.Un silenzioso abbraccio anche da parte mia.C.
cara N, prossimamante, quando attraverserai una fase nuova e più serena (te lo auguro di cuore), rivaluterai quei momenti in cui hai allietato la vita degli altri … almeno di coloro che lo meritavano. ;)
se mi guardo da fuori, ovvero entro in me e nelle mie cose, vedo un terreno sconvolto, con logiche difficili da comprendere e questo entrare-uscire mi dice che è ora di scrivere un flow chart del possibile, del perseguibile per star bene.Facciamo scambio di figurine, io ti dico dove bazzico e tu fai altrettanto? :)
io… quando ho bisogno di fuggire vado a Lecce… è una via di fuga…. la mia tana…. ritrovo il mio mondo …. i miei affetti… mi ritempro…. e sono pronta a riprendere in mano la mia vita
mi hai rubato le parole. io il tel non lo spengo ma lo dimentico apposta a casa o nelle borse più incasinate che mai.e se avessi qualche soldo in più ora sarei già da qualche altra parte.
ti rispondo qui: già, ma il primo era in fuorigioco :D
La mia via di fuga è la corsa (lo so che in questo momento hai problemi per questa attività). Ieri sera un 10.000 sotto la piggia è stato terapeutico.P.s. Aspetto un tuo commento su heavenonearth visto che ho postato dopo 5 mesi
A inseguire degli esagoni perfetti, spesso ci si ritrova con due palle poco perfette, e sempre in rotazione. ;)
come vedi cambiando prospettiva riesci a vedere l'ordine e la fluidità là dove, nel frullatore delle emozioni, ti sembra di vedere solo caos e nonsense.allo stesso modo verrà il momento in cui vedrai il modo per curarti solo di te e di questa tua unica vita e ti renderai conto che i pugni presi e la dedizione agli altri saranno stati una fase necessaria per arrivare a nuovi momenti tutti tuoi. un abbraccio
Ciao enne, capisco il bisogno di spegnere cellulari e tutto quanto per qualche giorno per immergersi nel proprio umore, nelle proprie sensazioni. Il fatto che spesso ti dedichi agli altri fa di te una persona generosa e presente e anche questo e' un grande valore.Ti abbraccio
Propositi per una settimana di pioggia incipiente.Cominciano le settimane primaverili,che al sud non sono mai accompagnate da altre giornate primaverili. Difatti arriva direttamente l’estate.E’ vero,da diversi giorni il tempo e le temperature sono più dolci, ma la settimana prossima ……… tutti urlano che farà freddo.Spero proprio in una settimana uggiosa,perdiana.Era dal 1960 che non sentivo insieme “uggiosa” e “perdiana”.Anche se per me uggiosa e perdiana sono parole allegre.Vi sono cresciuto,nelle giornate uggiose,perdiana.Ma non sapevo che ci fosse di peggio,quando il cielo non lascia una lacrima per mesi,quando il caldo ti scioglie il liquido amniotico del cervello,accompagnandoti anche in tutte le ore della notte..Che tristezza il caldo estivo,quello vero,non il tepore delle giornate primaverili o il calduccio delle ottobrate.Qualcuno ,lo so,obbietterà che per i sofferenti d’anca il sole ed il caldo sono alleati.Sofferente d’anca lo sono stato per due anni e non lo sono più, ringraziando Iddio.(anche ringraziando Iddio non lo sentivo dal ‘62)E con la situazione drammatica dei dolori artrosici,il tempo umido non fa altro che peggiorare del uno per cento il tuo male,ma un caldo afoso te lo peggiora del 50 per cento.Il cielo ha cominciato a ricordare che la primavera esiste ancora,e naturalmente non è fatta solo di colori verde brillante o di foglie che nascono,o di spugnole che colorano i boschi qua e là.Anche se il pensiero va sempre alla neve ,nebbia e pioggia ,a primavera ,sono sacre…Ormai la casa è vuota,mia moglie sta vedendo come al solito rai tre…..Puoi fermarti a riordinare le idee,il tempo scorre lento.I rimpianti per i bei tempi che furono si affacciano,ma la vita deve essere vissuta giorno per giorno,è vero,senza frasi ad effetto o parole mirabilianti.D’altra parte,chi non ce l’ha nel DNA non può inventarsele.Basta la presenza,a volte per dire che vale la pena di esserci.
se smettessero di correre sti sogni !
Lo so bene, Enrica, ma assecondo quello che sento: senza forzarmi.In fondo sono sensazioni comuni, Carismatico.Io vorrei solo avere un po' di ordine in testa. E di tranquillità.Quei momenti in realtà non ho mai smesso di rivalutarli, Arci.E' la mia vita, che sento sfumare.Mi sa che dovrei farlo anch'io, Willy.E' ora di mettere in un angolo i sogni impossibili.Immagino che tu sia di quelle parti, Bussola.Questo puoi farlo se hai una vita "tua" altrove.Mi sta succedendo anche questo, Sospesanelviola.Dimentico spessissimo il cellulare a casa, addirittura.Come se non volessi essere "braccata".Meim, e del gol irregolare dato all'Inter all'andata? :pFatto, Marco: son contenta che sia tornato a scrivere lì.Oddio, adesso proprio no, ma in futuro tornerò almeno a camminare alla grande. Spero.Quelle mi ruotano da una vita, Gians.Adesso avrei bisogno di spazi chiari, netti, perfetti.Sai che c'è, Metro?Che il tempo passa in un soffio, ed io sono ancora qui, a cercare una "strada".Se è vero che la bendisposizione verso gli altri viene ricompensata dalla serenità, oramai devo contare in una eventuale prossima vita, Vic.Il fatto è che non ci credo nemmeno.Benvenuto fra di noi, Sandro.Ti ho risposto da te.Magari, Giardigno.I miei sono particolarmenete iperattivi.
Se può consolarti non serve a molto neppure partire.Per dove poi?
Partire, cioè allontanaraci da quello che ci mortifica, Roberto, per approdare alla consapevolezza di sapere chi siamo.
Capisco, e davvero dopo tanti auguri non saprei cosa dirti. Bacio.
Gians, mi stai diventando afasico?E sì che di cose da dire ce ne sarebbero. :)
Simmetria = ordine. Ordine nelle cose, ordine nella vita, ordine nei sentimenti.Quando ci sentiamo portati via dal vento… abbiamo bisogno di simmetria;-)Un bacio.
quella prospettiva dall'alto mi sembra una cosa buona.Ti voglio bene.Un abbraccio
O almeno di un'ancora che ci tenga saldamente legati alla terra, Fiore.Un bacio.Te ne voglio anch'io, Laura.Non sai quanto vorrei salirci davvero, in alto, ma solo per dare un senso alle cose.