Here I am

Qualche anno fa ebbi una storia, sbagliatissima, con un ragazzo che aveva quindici anni meno di me. All’inizio presi la cosa molto alla leggera, dal momento che il tipo, oltre che giovanissimo, era anche just married. Sono tendenzialmente razionale: venivo fuori da una separazione particolarmente allucinante e crudele, per cui l’ultima cosa che volessi al mondo era di andarmi ad infilare in un ginepraio. Purtroppo il ragazzo seppe insistere ed essere costante finchè ci incontrammo, anche se dopo un anno e mezzo. Sapevo che a rimetterci sarei stata io, e non smettevo mai di dirglielo. Lui mi rassicurava, e sono certa che, almeno allora, non mentisse. Poi le cose cambiarono. Dopo essere stata male per anni (esattamente come avevo temuto), dopo essere ricaduta in depressione (esattamente come avevo temuto), dopo aver provato indarno a rapportarmi ad esseri umani di sesso maschile ho semplicemente capito che lui, per me, è stato fondamentale (non so, onestamente, quanto lo sia stata io per lui), e che non riuscirei a cancellarlo dai pensieri nemmeno se mi sottoponessi ad elettroshock. Non che abbia pensato di ripropormi, ma di provare a rimanere in contatto con lui sì. Per esorcizzarlo, per consentirgli di guarirmi assumendolo in dosi omeopatiche. Sere fa ci stavamo scambiando dei  messaggi. Non ricordo in quale contesto, ma una sua frase mi ha colpito molto : tu hai solo paura di invecchiare. Scritta senza cattiveria, molto semplicemente. E’ dura ammetterlo, ma è esattamente così. Oggi veleggio “allegramente” verso i cinquantadue: lui verso i trentasette. E’ sempre molto bello, molto sposato, ha un bambino da spot pubblicitario, molte corteggiatrici e qualcuna che, di tanto in tanto, graziosamente gliela offre. Onestamente una parte di me gli vorrà bene sempre, ma a volte mi chiedo se io sia realmente messa peggio di lui. Nonostante gli anni e gli acciacchi, nonostante la solitudine (o libertà, volendo). Nonostante abbia avuto, dopo, due serie di incontri-match di solo sesso più una spolverata di amicizia. Ho abbozzato senza recriminare, anche perchè dei signori mi importava il giusto, cioè non tanto da compromettere le condizioni del mio cuore rabberciato. Mai stata una disinvoltona, oppure una che si butta purchessia: se almeno una campanella non suona, non se ne fa nulla. E’ che mi risulta avvilente questo cercarsi solo per fare sesso. Senza scomodare paroloni, trovo che un minimo di relazione sia indispensabile, altrimenti tanto vale tornare in palestra a far pilates. Non mi faccio nemmeno prendere dall’angoscia del tempo che passa, e dei tessuti che iniziano a perdere la sfida alla forza di gravità. Quel che ho di buono è nella mia testa: di questo sono sempre stata consapevole senza falsa modestia. Non ho imparato mai a valorizzarmi nella maniera giusta, ma dentro ho un piccolo grande tesoro sprecato: in questo senso, e solo in questo, mi spiace invecchiare. Ecco, mi sono confessata con voi, visto che con le chiese e i preti non ho dimestichezza. Domani che fate? Se potessi me ne andrei al mare, ma sono agli arresti domiciliari per motivi di salute per cui mi toccherà starmene qui con Thiago, aspettando che il figliolo motomunito ritorni. Magari aspettando anche giorni più appaganti.

Elis Regina – Aguas de Março

28 pensieri riguardo “Here I am

  1. Solitudine o libertà?
    A seconda dei punti di vista… a seconda di quello che ti manca di più.
    Un bacione:-)

  2. Adesso ti leggo. Con attenzione riflettendo perchè sei più vera del vero e questo mi smuove dentro. Il risultato finale dei tuoi casini era già dentro l’inizio della storia col più giovane di te ma ormai è fatta Nic. Alternative? di testa tutte quelle che vuoi i numeri li hai. Di pelle? non so dirlo e se lo sapessi sinceramente te lo direi in privato. Qui posso dirti che domani metto in moto, attraverso la Sicilia centrale e arrivo a Palermo, solco i latifondi, sfioro le Madonie e sbuco sull’azzurro del Tirreno fra Cefalù e Termini. Giunto a Palermo controllo i miei due vecchietti, pranzo con loro e poi sul far della sera vado a passeggiare in viale della Libertà e aspetto che il cielo diventi color cobalto scuro- La cena con qualche vecchio amico per trattenere il tempo buono. Domenica mattina a Mondello per l’aperitivo e nel tardo pomeriggio viaggio al contrario verso l’Etna e Catania che ci dorme sotto. Ciao terrona

  3. bastardi e affascinanti, e più giovani
    c….o, fa malissimo…
    buon week end
    (domani io lavoro fino a sera, causa esami)

  4. Credo che,più che della paura di invecchiare,nel tuo caso si possa parlare dell’aver dovuto fare una scelta.Una scelta che,qualunque fosse stata,per te non avrebbe potuto essere che devastante.Forse (quasi) tutto nasce da lì.

  5. Dipende dai periodi, Fiore: diciamo che il mio sogno sarebbe “amore e libertà”. Insieme.
    ;)

    Sono stata una pessima giocatrice, Arci: è evidente. Oggi mi dispiace di essere diventata molto scettica: mi chiedo se lo sarei diventata anche senza quella randellata tra i denti.

    Io e la mia gamba “cionca” ti penseremo, Meim. Do you know the meaning, isn’t it? :)

    Sai, Piero, qui, e sottolineo qui, posso permettermi di essere anche più esplicita, perchè chi non avrebbe dovuto mai leggermi finalmente non mi legge più.
    Salutami Palermo, che porto sempre nel cuore.
    E, ti prego, chiamami sempre “terrona”: ne vado orgogliosa. :)

    Fa malissimo ma non si muore, Reb: per dire, fa molto più male un’artrosi displasica. :))
    Scherzo: sono stata a pezzi molto a lungo. Sei di esami? Mi raccomando: sii clemente. ;)

    Indubbiamente ho faticato parecchio a perdonarmi quell’atto di presuntuosa dabbenaggine che mi spinse a credere ad un ragazzo giovane e confuso, Roberto. Sapevo che ci avrei rimesso io e così è stato.
    Però, sai, gli anni che passano un po’ di inquietudine la mettono comunque.

  6. Questo non ha nulla a che fare col post, anche se in certo modo tu ti sei sentita tradita. Ebbene solo oggi, una mia collega a questo proposito mi fatto la sua confessione. Appassionata anglofona, ha dichiarato: se il mio fidanzato mi lascia o mi tradisce, vado a Londra e mi scopo pure i cassonetti. Questo a me pare un ottimo modo di reagire, certo non per vendetta, ma almeno per togliersi un sassolino. :)

  7. una bella testa vale più di qualsiasi altra cosa…e spero che i problemi possano risolversi presto….

    [sono contenta di ritrovarti e non lo dico per dire…latito molto in questo periodo – anche da me stessa – ma ci sono diari che non posso non leggere…e l’altro giorno quando non ho trovato la tua pagina son rimasta male…]

    baci

  8. Direi di sì. Come te la cavi col portoghese? :)

    Bella no, Blue, ma a modo suo “originale”, o bislacca. ;)
    Anch’io ho latitato e latito: quest’altro blog è la prova della mia inquietudine interiore, oltre che del tentativo di non essere più letta da alcune persone.
    Ti mando un abbraccio forte.

  9. OT
    Chiedo scusa per l’OT, considerando che non ci conosciamo. Ho letto cosa hai scritto da Gians, capisco le tue reazioni, purtroppo
    quello che dice Gians è vero. P.S. Mi dispiace per quello che ti è successo.

  10. thiago?

    …thiago motta? cioè… ti guardi i mondiali?!?
    io domani (cioè oggi) lavoro… tanto qui -che è roma- il cielo è velato, quasi nuvoloso…

  11. Non ho mai fatto pilates.
    Leggendo che la reputi competitiva con il sesso, forse dovrei considerarla più seriamente.

  12. Ciao Jazztrain: benvenuto.
    Ho conosciuto Erasmo e mi è sembrato una persona assolutamente ammodo. Ciò ovviamente non toglie che lo sia anche tu. L’ho scritto anche da Gians: ci sono cose che non conosco.
    Comunque sia, grazie.

    NO, NO, NO, Indie: il mio cucciolo si chiama THIAGO SILVA. Ed io, per intenderci, tifo Brasile. ;))

    O magari io dovrei riprendere a fare una ginnastica diversa, Rob. Ma ha senso considerare il sesso solo ginnastica?

  13. io in brasile ci sono stata per un mese e non ho combinato nulla. però l’occhio la sua parte l’ha avuta e sono sicura mi abbia ben aiutata ad uscire dal momentaccio che attraversavo. quindi consiglio, con o senza cassonetti.
    quanto al resto, io dico che il sesso ha senso ogni volta che si gode: se in questo c’è la testa o solo qualche muscolo, ha poca importanza. basta non passare il tempo a pensare “ma questo quando finisce?”
    evviva l’ozio del sabato. un abbraccio

  14. perchè il brasile? a me piacciono i nostri maschi autoctoni
    che gli manca? sono belli, fantasiosi, spiritosi, bravi amanti (in buona parte, e poi, mica li ho provati tutti…) ;)
    sarà che sono di bocca buona? però, chi si accontenta gode…
    no, no, io mi rifaccio gli occhi qui, mi basta e avanza

  15. Nic, quell’indarno mi ha sconvolta. Racchiude in una sola parola il senso non compiuto delle nostre vite.
    D’accordo con te sull’inutilità del sesso fine a se stesso. Anche io non ne ho più voglia. Se non scatta nessuna molla, tu hai il tuo pilates, io un buon libro, attività entrambe più appaganti e prive di effetti collaterali.
    Un abbraccio solidale

  16. mah…pilates, un buon libro, il sesso fine a sè stesso…io propendo per (in ordine di importanza, per il mio amor proprio, che di questi tempi occorre coltivare…):
    1) sesso fine a sè stesso
    2) pilates (non matwork, ma con personal trainer)
    3) un buon romanzo erotico

  17. Mi spiace dire di averlo pensato diverse volte in vita mia, Metro. “Questo quando finisce?” Anche con il mio ex marito. Anche in tempi molto recenti. E’ che farlo tanto per farlo non mi interessa, e non è certo questione di moralismo o cose del genere.
    Una volta, cioè fino a qualche mese fa, potevo godere del cinema. Rigorosamente, o quasi, di sabato pomeriggio. Poi ho avuto lo stop, e non sai quanto mi rode.
    Un abbraccio.

    La storia del Brasile nasce da una stupidata scritta su facebook, Reb. Lo so che gli uomini italiani non hanno nulla da invidiare agli altri, ma sarà che sto attraversando un periodo di demotivazione, sarà che il panorama che ho intorno al momento è penoso, ma non riesco “a farmi piacere nessuno”.
    Mi auguro che passi in fretta. :)

    Ogni tanto vado a ripescare nel repertorio scolastico, Grimilde. :)
    Perchè credo che quella parola sia esattamente al suo posto. Il pilates, in realtà, l’ho abbandonato dopo poche lezioni perchè, per come son fatta, preferirei farmi bastonare.
    Quindi andiamo decisamente su un buon libro, che non fa mai male, e che appaga molto più di un essere deludente.
    Notte e un bacio. :*

  18. Ecco perchè il mio pilates era di una pallosità stratosferica, Reb.
    Con un personal trainer di bell’aspetto sarebbe molto meglio.
    Io non ho nulla contro il sesso fine a se stesso, credimi, ma gli uomini che ho intorno al momento mi farebbero venir voglia di farmi frate trappista, piuttosto.
    Forse dovrei provare a farmi un giro. :-|
    Cambiare aria.

  19. Evidenzerei una frase, di questo tuo post: ma a volte mi chiedo se io sia realmente messa peggio di lui.
    E’ proprio perchè anche io a volte mi sono fatto la stessa domanda, e per la risposta che mi sono dato, che sono riuscito a, non dico dimenticare, ma sicuramente, vedere con occhi lucidi e disincantanti una certa persona. Che per me, sia chiaro, rimane molto importante, di cui conservo nel cuore un affettuoso ricordo, ecc. – tuttavia il pensiero che la cosa non sia (stata) così reciproca, che ciò che provavo non fosse altrettanto intenso dall’altra parte, beh sarà triste ma perlomeno mi aiuta: ci sono tantissime altre donne al mondo, che possono darmi non solo quel che mi dava lei, ma molto di più e questo senza difficoltà, ostacoli e sacrifici che io, e non certo lei, ho dovuto affrontare per poi ritrovarmi con un pugno di mosche. Un bacio, cara.

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