Le mie albe sono figlie di notti insonni: senza visitazioni oniriche.
Gli occhi si spalancano all’improvviso e, dopo un po’, a fare compagnia ai miei pensieri arriva il canto di un uccello che saluta il buio, e annuncia l’incognita di un nuovo giorno.
Mi rendo conto di essermi assopita sul margine estremo del letto, rischiando di cadere, perchè il mio piccolo a quattro zampe tende ad invadere lo spazio intorno a me, contendendoselo col notebook, che da qualche giorno fa i capricci.
Fanno i capricci, i compagni delle mie notti cupe e silenziose, anche se parlo loro come se potessero ascoltarmi.
Non pagherei, ma farei qualcosa per la grazia di un’altra interruzione.
Invece la mente è irrimediabilmente accesa, e la valanga dei pensieri inizia a muoversi piano dall’alto della montagna.
Solitaria
7 pensieri riguardo “Solitaria”
I commenti sono chiusi.
Aspetta, fammi capire: discuti con il tuo notebook se a cantare è stata l’allodola o l’usignolo?
Ma sì, Rob. Quando si arriva ad un certo punto si hanno anche le visioni. ;)
Le righe più tristi che ho letto di te nell’ultimo anno.
Spero sia solo l’arrivo ad un giro di boa, Enzo.
AbqYAN http://gdjI3b7VaWpU1m0dGpvjRrcu9Fk.com
A law firm skinny little nymphets %-)
How many more years do you have to go? http://nasyfebucesy.de.tl biz model teens Too bad she can’t have a head transplant, though. Her face is ugly. I am also ugly, but that’s why I don’t get paid to be on camera.