In uno spazio piccolo per mio volere
sbong
irto di spine e pericoli incombenti
mi accuccio sul mio corpo scarno
sbong
simulacro di un’opulenza svanita
mi accuccio ascoltando i rintocchi del cuore
sbong
pensando a un fantasma impudìco
e al cerchio di fuoco
che battezzerà la mia carne.
Dang dang doko dang
10 pensieri riguardo “Dang dang doko dang”
I commenti sono chiusi.
Molto marinettiana…
Sarà per via dello sbong, Meim. ;)
tu-ddish
ana-dish
tu-ddish
E’Osho, Ugolino. ;)
mi è saltato il punto interrogativo: la mia era una domanda.
No, è asìlive :-)
Non Nico è Osho Poco ma Oshio.
Ugolino e Gians, non vi ho capiti. :)
Ci siamo capiti noi. Sarebbe roba da farti vivere appunto dal vivo.
potete almeno accennare? :)