in fieri

Così, alle 4,30 del mattino mi è venuta voglia di urlare urbi et orbi che mi sono sentita stanca, esasperata, fiaccata da questa notte insonne stipata di paure e ricordi.
Soprattutto di paure.
Che sembrava stesse andando tutto bene, e forse tutto va ancora bene, ma che sono incauta, e lo sono sempre e a dispetto di tutto.
Che, caspita, so che un’anca artificiale, a meno che non si lussi, non fa male, ma che ho ripreso a sentire dolore, e ho tirato fuori la seconda stampella, messa via in un accesso (ed eccesso) di ottimismo, gasata dal fatto di essermi lasciata quest’ultimo anno da disabile alle spalle.
C’è che non siamo tutti uguali: c’è chi si lancia subito e senza contraccolpi (ingenuamente pensavo di aver ricevuto almeno questa grazia), e chi e’ costretto a mordere il freno ancora per un po’.
Ho voluto bruciare i tempi.
Io vorrei sempre bruciare i tempi, e dimostrare a me stessa (chè degli altri ormai poco mi importa) di essere roccia, guerriera e spadaccina.
Intanto scrivo a singhiozzo perchè soggiorno in un porto di mare, una specie di comune disordinata piena di giovani ciabattanti, teli appesi al dondolo, infradito spaiate, piastre per i capelli lasciate per terra in modo che io vi possa inciampare facilmente.
I miei genitori, anziani e in minoranza, soggiacciono alle intemperanze, a volte simpatiche, del nipotame.
Oggi mio figlio, a tavola, ha esordito così:
– E se vi dicessi che sono finocchio? Mi aspetto che mi dimostriate la vostra apertura mentale adesso.
I miei l’hanno guardato con aria perplessa, io sono scoppiata a ridere: quando ci si mette è figlio di sua madre, non c’è che dire.
E così agosto ha preso ad infilare i suoi giorni come foglie di alloro allo spiedo, alternate a pezzi di povera carne messa a rosolare sulla brace.
E’ andata? L’ho sfangata, finalmente? Mi sono liberata almeno di un pezzo di me che non andava al punto da avermi costretto per mesi all’isolamento forzato?
Beh, penso di sì.
Adesso aspetto.

Paolo Nutini – New shoes

9 pensieri riguardo “in fieri

  1. Nico, non ti buttar giù.
    Sei forte, è innegabile.
    Ma se hai dei momenti di debolezza, accettali.
    Passano.
    E goditi questo agosto, goditi il figlio, i genitori anziani e anche i nipotame.
    Occhio però alle piaste lasciate per terra (conosco… accidenti se conosco…). Ci inciampi e pure ti bruci…
    un bacio

  2. In effetti tutto questo casino fa anche tanta allegria, e non me ne lamento. La maestra della piastra è mia nipote Martina: la lascia ovunque sia più facile metterci i piedi sopra. Per il resto panta rei: ma non mi lamento, davvero.
    Un bacione, Maria. :**

  3. Le mie due figlie.
    Lasciano la piastra ovunque e sempre attaccata.
    Io non l’ho mai usata in vita mia, pensa un po’.

    Goditi l’allegria. Serenamente.

    :**

  4. Velocità e intuito, siamo nati così Nico, tempi brevi a bruciare discorsi e sitauzioni risapute e intuizione per sorvolare la vita e arrivare là dove vogliamo e sapiamo stare. Quando non ci riesce il doppio o triplo salto con avvitamento restiamo delusi.
    Sopravviveremo ugalmente e l’anca smetterà di farti male. Te lo dico io. Un abbraccio.

  5. ance le mie figlie si piastrano i capelli, rovinandoli, avendo loro i ricci, che li avessi io al posto di questi spaghetti che mi ritrovo :)
    buone vacanze al mare, i ragazzi fanno sempre allegria, a prescindere..

  6. Elena li ha lisci, Giulia li ha mossi tendenti al riccio.
    Entrambe li piastrano.
    Io li avevo lisci ma da quando è nata Elena sono cambiati.
    Mossi tendenti al riccio.
    Tutto cambia nella vita… anche i capelli…

  7. Sempre attaccata e rigorosamente per terra, Maria: sapessi quanto sbraita mia sorella. :)
    Nemmeno io l’ho mai usata: ho i capelli dritti come spaghetti. :-|

    Lo so che smetterà di farmi male, Enzo. Ieri sono venuti a trovarmi due amici che non avevo ancora conosciuto di persona (sorpresa graditissima), e ho persino camminato bene. Pensa. :) In realtà devo rieducarla: poveraccia, è stata sbilenca a lungo.
    Per il resto hai ragione: siamo impazienti. Cioè, io lo sono, e tanto.
    Salutiamo. :**

    Anch’io invidio i capelli mossi di mia nipote, Cristina: proprio perchè li ho dritti come i tuoi. Da ragazzina facevo permanenti selvagge, poi mi sono rassegnata. :)
    Hai ragione: i ragazzi portano allegria a prescindere. :)

    Maria, tutto cambia tranne i miei capelli: ti assicuro. :-|

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