Cat Stevens e un impetuoso vento di scirocco, nuvolaglia all’orizzonte.
I capelli passano e ripassano davanti alle lenti scure.
Li scosto con le dita, inutilmente: il mare è agitato, istigato da questo spirare furibondo.
Cos’ha dentro un uomo?
Cos’ha, oltre le parole convenzionali e quello che permette agli altri di capire?
Chi ispira i suoi progetti e muove le azioni, chi consola i rimpianti che urlano, senza voce, in un angolo nascosto?
Chi si ferma ad ascoltare la stanchezza e a posare una mano, leggera, sui capelli spettinati?
Appartengo ad un’altra specie, io, e questo non consola.
il vento
2 pensieri riguardo “il vento”
I commenti sono chiusi.
Una mano posata sui capelli, una carezza costa poco ma significa tantissimo e vale immensamente sia per chi la dà che per chi la riceve.
Ti auguro che ci sia una carezza anche per te, Nico, di cuore.
Intanto un abbraccio, buona settimana, ciao
Nicoletta, fedele all’idea che certi post non si possono commentare ti dico solo che SE il tuo desiderio di chiudere con i blog significa la pubblicazione dei tuoi ultimi post, prendila più spesso.