Stipato nell’archivio della memoria, un baule di impazienza nasconde cumuli di stracci polverosi, i soliti, più nuovi pezzi per la collezione delle care cose inutili di sempre.
Con l’aiuto della ragione provo ad afferrare la mano che qualcuno mi tende, ma oramai sono disabituata a supporti di mani, spalle, braccia, e preferisco arrangiarmi da sola.
Mi riesce più facile.
Anni di duro apprendistato fanno di te una creatura che si determina da sé, una sorta di androide con le emozioni spente.
l’armadillo
4 pensieri riguardo “l’armadillo”
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Sìma la mano c’è. è lì, tesa
Scrivi Nico, scrivi…sei bravissima!!
Ed oltre alla mano c’è sempre una tua ottima capacità di scelta dei brani come colonne sonore dei tuoi post.
La blogosfera ha bisogno di teste e penne come la tua Nico, so che è difficile, la sensazione di inutilità e di nausea spesso è forte, troppo forte. Ma se lasci questo ambiente perde molto. Credimi