nella nicchia

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Provo a gestire il tempo che mi si dilata intorno e che, a volte e all’improvviso, sembra diventare un sacco di cellophane senza buchi o aperture di sorta.
Non ho mai avuto un buon rapporto col tempo, ma adesso ne accetto il carico di sofferente resa.
Nessun desiderio di immortalità: solo la costernazione per aver smarrito la strada giusta, vagando immemore e senza meta.
Così varco la soglia di un ospedale sapendo che tutti, prima o poi, saremo parcheggiati nella nostra personalissima rampa di lancio.
Guardo gli occhi appannati, gli occhi appannati guardano me.
Gli ultimi vent’anni hanno dato tanto e tolto senza misericordia: ci siamo ancora tutti, con i piccoli diventati grandi e forti, i vecchi più vecchi e affannati.
Noi abbarbicati alla rara vegetazione di questa terra di nessuno.
Dico parole di affetto vero, e l’affetto mi si riversa sulle spalle come un braccio protettivo.
Vorrei tornare infine in un posto solo mio: un posto della mente.
Un anfratto tiepido e accogliente senza voci e suoni.
Libera dalla coercizione implicita di dovermi fare tramite di notizie o chiacchiere inutili.
Libera di comunicare a me stessa che mi sono guardata in faccia e ho abbracciato il suolo.

Lucio Battisti – Fatti un pianto

3 pensieri riguardo “nella nicchia

  1. Ma come ti mancano argomenti! Una blogger che è capace di scrivere “Vorrei tornare infine in un posto solo mio: un posto della mente.
    Un anfratto tiepido e accogliente senza voci e suoni.
    Libera dalla coercizione implicita di dovermi fare tramite di notizie o chiacchiere inutili.
    Libera di comunicare a me stessa che mi sono guardata in faccia e ho abbracciato il suolo” Una blogger così non ha argomenti? Fatti un giro nella blogosfera Nico e troverai pochissimi argomenti, molta retorica e SCARSISSIMA SINTASSI.
    Un abbraccio

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