Quasi sideralmente lontani i tempi in cui lanciavo proclami e invettive, frutto di una delusione particolarmente tosta.
Quelle parole pregne di odio-amore mi regalavano nuova linfa, pur facendomi sentire, nel contempo, la creatura più infelice della terra.
Banale dicotomia che per definizione strazia l’anima sensibile di chi si illude ancora che l’Amore non sia solo un’invenzione letteraria.
Crescere è inevitabile, com’è inevitabile rendersi conto che un campanile è un campanile e basta, e che certi tramonti potrebbero essere stati solo un sogno.
Lo sguardo lucido di speranza guardava l’orizzonte, assimilandolo, al tempo in cui tutto sembrava possibile.
fingere di giocare tra i vortici
2 pensieri riguardo “fingere di giocare tra i vortici”
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Un campanile che non sembra vero
segna il confine tra la terra e il cielo
Niente, così…visto che non ti fai più sentire…
Un saluto.
L’innominato.